Marco Dal Fabbro inizia a studiare fotografia professionale nel 2015 ma subito dopo scatta l’amore per i 24 fotogrammi al secondo; successivamente inizia la sua esperienza nel settore cinema dove ambisce alla direzione della fotografia. Amante della storia dell’arte usa come muse ispiratrici, nelle sue sperimentazioni di ripresa, le correnti artistiche dell’impressionismo e del barocco rivisto da Caravaggio. La luce è magia, quando viene riflessa su cose e persone gli dà vita, apre le porte della memoria e delle emozioni, e lo spettatore ci si identifica vivendo quella realtà come propria e, a volte, su quelle sensazioni riflette. Quando la macchina da presa comincia a riprendere e inquadra un primo piano, un dettaglio, lo spazio, la storia comincia a manifestarsi e prendere forma. In tutto questo la luce ne determina un’interpretazione non solo collettiva ma anche soggettiva. Le sensazioni ed i pensieri emergono nelle loro infinite sfumature. Come nelle varie e diverse forme artistiche Il cinema è un’espressione d’arte e Marco, sta cercando la sua.